Ci riforniamo presso imbarcazioni affidabili, evitando rischi in termini di aree di pesca, proprietari e “bandiere di comodo” e verificando la black list delle imbarcazioni fornita dalle Ong e dalle autorità di controllo sulla pesca del tonno.
La pesca locale, nella maggior parte dei casi, avviene con metodi selettivi, impiega molte più persone e non utilizza o comunque utilizza quantità più ridotte di carburante. Pescando il loro stesso pesce, le comunità locali possono guadagnarsi da vivere, sostenere il lavoro che gli permette di sopravvivere e sviluppare e migliorare i loro stili di vita. Il commercio equo non deve iniziare rubando ai più poveri.